Surin, situata nella regione nord-orientale dell’Isan, è una provincia ricca di storia e di cultura. La regione è stata a lungo rinomata per la sua eccezionale abilità nel catturare e domare gli elefanti, una tradizione portata avanti dal popolo Suay o Kuay per migliaia di anni. I resti della civiltà Khmer, come le antiche rovine, testimoniano l’epoca in cui la regione era sotto l’influenza di Angkor. Surin è anche famosa per la sua fiorente industria della seta e per la coltivazione del rinomato riso al gelsomino della Thailandia.

Tra le attrazioni più importanti di Surin c’è il City Pillar Shrine, che è stato ridisegnato dal Dipartimento delle Belle Arti e ospita un pilastro di legno alto tre metri di Cassia di Java. Un altro sito da visitare è Huai Saneng, un bacino idrico che fa parte del Surin Irrigation Project. Inoltre, il Wat Burapharam ospita la venerata Luang Phor Phra Chee, un’immagine sacra del Buddha raffigurata nella postura di sottomissione di Mara, che suscita profondo rispetto e devozione da parte della comunità locale.

Per quanto riguarda i prodotti locali, Surin offre una serie di squisitezze artigianali e culinarie. La provincia è nota per la seta pregiata, i tessuti di cotone, i vimini, l’argenteria e l’avorio intagliato, che mettono in mostra l’abile artigianato della regione. I visitatori possono anche assaporare i sapori di Surin attraverso le sue conserve di ravanello, le salsicce di maiale bianco, il maiale alla griglia e il filo di maiale, che sono tradizioni culinarie molto apprezzate.

Surin attira con il suo ricco patrimonio, le sue bellezze naturali e i suoi tesori culturali, invitando i viaggiatori a immergersi nel vibrante arazzo della provincia.

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